Il cervello vuole sentire: la storia di Anna Maria

Il cervello vuole sentire: la storia di Anna Maria

È iniziato tutto qualche anno fa, quando i nipoti hanno cominciato a dirle che non sentiva più. Alla loro voce si è poi unita quella della figlia, ma le loro preoccupazioni sono rimaste a lungo inascoltate.

La sordità di Anna Maria è iniziata prima dall’orecchio destro, che con qualcosa che lei ha sempre definito come uno scatto ha smesso, da un momento all’altro, di sentire. Ma neppure questo improvviso peggioramento della sua capacità uditiva l’ha convinta ad iniziare a prendersi cura delle sue orecchie

E nemmeno la necessità di continuare ad alzare, sempre di più, il volume del televisore, l’ha mai persuasa a prendere appuntamento da uno specialista per una visita e un test dell’udito.

Sono dovuti passare ancora altri mesi prima che Anna Maria, accompagnata dalla figlia, decidesse di entrare da UDITOBRIANZA per la prima volta, raccontando di quel suo orecchio destro dal quale ormai faceva fatica a sentire, pensando di dover intervenire solo su quello.

Succede spesso, infatti, che i pazienti che hanno una difficoltà uditiva circoscritta ad un orecchio pensino che l’altro senta, invece, perfettamente. Ma molte volte la situazione è ben diversa. Anche nel caso di Anna Maria, è emerso un quadro molto diverso da quello che la paziente, inizialmente, si aspettava. 

L’esame audiometrico, infatti, ha dimostrato che non era più possibile alcun intervento per migliorare le condizioni dell’orecchio destro, che era ormai definitivamente compromesso; sul sinistro, invece, c’era un deficit sul quale si poteva ancora intervenire. 

Anna Maria ha così iniziato un percorso di riabilitazione uditiva che si è concentrato esclusivamente sull’orecchio sinistro, che avrebbe potuto avere importanti benefici grazie all’uso di un apparecchio acustico.

Ecco quali sono i benefici che ha potuto ottenere:

  • si è subito abituata all’uso dell’apparecchio acustico, che ora usa per più di 12 ore al giorno
  • è riuscita a tornare a sentire le voci e comprendere le parole delle persone che sono intorno a lei, e ha potuto ricominciare ad avere una relazione profonda con i suoi nipoti.
  • grazie all’adattatore che ha ricevuto da UDITOBRIANZA ha ricominciato a sentire bene la televisione e può ora sfruttare la sua compagnia durante i momenti in cui si trova in casa da sola

Questa è la storia che racconta come Anna Maria abbia ricominciato a vivere una vita attiva insieme alle persone alle quali vuole più bene; se pensi di avere bisogno anche tu, o un tuo caro, di un controllo uditivo, non esitare a metterti in contatto: saremo felici di aiutarti

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